SALUTE E MALATTIA

 

Quando siamo di fronte ad una malattia o ad un semplice sintomo di dolore,dovremmo considerare il disturbo non come disordine temporaneo che influenza il nostro stato di salute,ma come un segnale del malessere provocato da cause di origine diversa e spesso molto lontane dal punto dove si manifestano.

Tale segnale si esprime con un linguaggio implicito e simbolico,che va interpretato acquisendo conoscenza con le tecniche olistiche e psicosomatiche.

Nella consapevolezza olistica si afferma di accettare di buon grado un sintomo doloroso,perchè costituisce un utile ed importante campanello di allarme relativo ad un problema ben più grave,che a breve si manifesterà.

Tornando a tale linguaggio implicito,occorre definire che proviene dal nostro inconscio,ed è necessario imparare gradualmente a tradurlo,o meglio a comprenderlo.

Per tradurlo occorre essere consapevoli che il nostro corpo non è solo un insieme fisico di organi e tessuti,ma un complesso intreccio di memorie,emozioni e percezioni energetiche,che si connettono a loro volta agli organi e tessuti.

Le memorie corporee si suddividono in esplicite ed implicite;alle seconde appartengono certi automatismi,le abitudini,le abilità acquisite,i gesti di routine che attuiamo in modo inconsapevole e si basano su esperienze implicite di tipo emotivo e sensoriale.

In Neuropsicologia è stato studiato in modo approfondito lo stretto legame tra ricordi ed emozioni,a livello funzionale dalle numerose interconnessioni nel cervello tra aree di elaborazione informazioni ed aree relative alle emozioni.

Emozioni e memoria sono quindi fortemente connesse e non solo nelle strutture cerebrali centrali,ma anche in quelle periferiche;in particolare,in tutto il corpo attraverso il tessuto connettivo,vengono conservate le diverse memorie.

Esistono frequentemente aspetti senso-motorii ed emotivi,connessi ad esperienze di vita che abbiamo vissuto,come shock,traumi,abusi,ecc,che sono rimaste memorizzate dal nostro corpo,ma non completamente ed efficacemente espresse.

Gli operatori olistici conoscono perfettamente questi processi,in quanto praticando alcuni stiramenti o contattando alcune parti del corpodel ricevente,vanno a risvegliare ed a fare esprimere memorie sensoriali ed emotive alle quali altrimenti il ricevente non avrebbe potuto accedere.

Certe memorie corporee che non si sono espresse in modo completo,derivano da una incapacità temporanea al momento dell’esperienza,di affrontarla ed elaborarla.

Per cui l’attivazione fisica che doveva farvi fronte rimane bloccata in uno stato di quiescenza,finchè un evento,una circostanza di vita analoga ripropone attualmente il vissuto di allora,mai elaborato o trasformato.

E’ proprio scatenando volontariamente ,anche con un semplice contatto,il vecchio evento o trauma,che il ricevente ricontatta il proprio vissuto emotivo ed il relativo blocco,per continuare l’elaborazione che era stata “congelata”e terminare il lavoro.

Applicando questo processo si azzera anche la stretta connessione fisica correlata al trauma,per cui sarà improbabile che lo stesso disturbo fisico possa ripresentarsi.

Secondo il psicoterapeuta Dott.Peter Levine,il trauma non sta nell’evento ma nel nostro sistema nervoso,che è molto più complesso e molto più connesso con il tessuto connettivo di quanto si pensi;perciò il trauma si può collocare in qualsiasi parte del corpo.

E’ di fondamentale importanza aiutare le persone a ricontattare in modo sicuro e graduale quelle esperienze vissute,per poterle sentire e lasciarle scorrere nel presente.

Molto spesso alla base di certi sintomi o malattie di persone psicosomatiche,vi sono esperienze traumatiche,a volte di eventi di vita ben circoscritti,ma più spesso di situazioni sociali o lavorative e di esperienze relazionali disfunzionali più generalizzate e dilatate nei tempi e nei modi.

Il compito dell’operatore olistico è proprio questo,di indagare e sciogliere questi nodi alla base della sofferenza psico-fisica,attraverso il sensibile ed empatico contatto delle proprie mani.

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