Mike Mandl
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I SEI STRATI NELLO SHIATSU
Sono ancora grato e soddisfatto del weekend di alcuni mesi fa, quando ho potuto tenere un corso alla Heilpraktikerschule Luzern sui sei strati nello Shiatsu. Grandi partecipanti, grande istituto. Meraviglioso! I sei strati sono un concetto molto antico, di vedere due meridiani come un’unità. Ad esempio: invece di separare il meridiano dell’intestino crasso e dello stomaco, possiamo anche chiamare questi due meridiani meridiano Yang Ming. Il meridiano dell’intestino crasso e dello stomaco corrono lungo aree simili del corpo, un po’ nella parte anteriore e verso l’esterno. Sono in contatto con un livello di frequenza simile nel corpo. L’unica differenza: uno corre lungo la gamba, l’altro lungo il braccio..
Oltre alla loro posizione sul corpo, hanno molte altre connessioni. Entrambi abbassano notevolmente l’energia nel corpo. Entrambi hanno a che fare con ciò che lasciamo entrare e uscire dal nostro sistema dal mondo esterno. In definitiva, Yang-Ming è un’unità funzionale e separando i meridiani dello stomaco e dell’intestino crasso, perdiamo molto di ciò che hanno in comune e anche in termini di efficacia nel trattamento.
Inoltre, abbiamo studiato lo Shanghan Lun, uno dei quattro grandi classici della letteratura medica cinese, vecchio di ben 1.800 anni. Anche allora, Zhang Zhongjing descrisse le fasi di una malattia che penetra nel nostro sistema dall’esterno. Iniziando con rigidità e sensibilità al vento nel collo, fino a febbre alta con sudorazione intensa. I fattori di freddo invadenti attraversano una fase yang, in cui i sintomi sono visibili. Quando i sintomi si attenuano, diamo per scontato di essere guariti. Tuttavia, secondo Zhang Zhongjing, i tre strati yang sono seguiti da tre strati yin e la malattia deve essere curata anche a questi livelli per guarire completamente. Noi non lo facciamo mai. Le conseguenze di ciò possono essere di vasta portata, da un sistema immunitario debole a profondi stati di esaurimento.
Questo potrebbe non sembrare avere molto a che fare con lo Shiatsu. Tuttavia, ha un effetto indiretto, perché molti clienti vengono da noi a causa di queste condizioni, spesso croniche, soprattutto ora, nella stagione fredda… Quindi un po’ di conoscenza in questo campo non fa mai male.
Molte grazie al team in Svizzera, in particolare al meraviglioso Chrissochou Tingo per avermi invitato.
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Roberto Poli
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Dieci “banalita” scritte di getto,ma ancora necessarie .
1) Le diverse medicine non sono alternative ma complementari ;
2) Le persone non sono sintomi ;
3) I sintomi sono il manifestarsi di stati narrativi precedenti, nei quali é necessario indagarsi e comprendersi ;
4) Il dolore va onorato, oltre che risolto: significa trasformare le cause che lo producono ;
5) Non c’é una medicina migliore o peggiore, semmai un medico mediocre ed un medico preparato, curioso ed appassionato ;
6) La dialettica corpo, mente e spirito descrive una concezione squisitamente occidentale, che usa tre parole per cercare di raccontare un realtà che non é separata , una sola, sempre ed ovunque, dall’unghia, al capello, al fegato, al vaso sanguigno etc..ed in continua trasformazione ;
7) Cio’ che accade dentro, cerca quasi sempre una direzione espressiva verso il fuori , parallelamente cio’ che impatta dall’esterno, incontra un sistema difensivo più o meno efficiente, dato dalla qualità della risposta reattiva e cognitiva, che non é mai uguale, sempre in trasformazione ed in continua comunicazione ;
8) Siamo cio’ che mangiamo, vediamo, tocchiamo, sentiamo, annusiamo, pensiamo. Le scelte ( in un mondo libero) sono date dalla propria responsabilita’. Cio’ che percepiamo, é dato anche da cio’ che abbiamo appreso, ci é stato insegnato, a volte inculcato. Inoltre é responsabilità di ognuno decidere quindi di rivedere il tutto, rimetterlo in discussione al fine di cambiarne la percezione ;
9) Le intenzioni muovono molto più dell’ immaginabile, tempo e spazio sono le maggiori cause di armonia e disarmonia ;
10)Il nutrizionista perfetto é il tuo cuore, ma accordarsi ad esso richiede una vita di comprensione in una moltitudine di scelte, verso una moltitudine di stimoli. Il cambiamento rimane uno dei processi più funzionali, ma più difficili da attuare .
Resta permeabile .