Livio Bucci
SHIATSU e la teoria del CAOS e della COMPLESSITA’ :
Il mondo dello Shiatsu e quello della teoria del caos e della complessità possono sembrare distanti, ma condividono affascinanti punti di contatto. Lo Shiatsu, una pratica MANUALE ENERGETICA giapponese, si basa sull’idea di bilanciare l’energia vitale (Ki) nel corpo, attraverso pressioni su punti specifici. La teoria del caos e della complessità invece, studia come i sistemi dinamici apparentemente disordinati possano, in realtà, seguire schemi precisi e prevedibili a lungo termine.
Entrambe le discipline riconoscono l’importanza dell’interconnessione e dell’equilibrio. Nel caos, piccoli cambiamenti possono avere grandi effetti, analogamente a come lievi aggiustamenti nello Shiatsu possono influenzare profondamente il benessere generale. La complessità dei sistemi viventi riflette quella del corpo umano, dove ogni elemento è interconnesso e l’armonia globale è essenziale per la salute.
Così, lo Shiatsu e la teoria del caos ci insegnano che nel disordine apparente si celano ordine e armonia, invitandoci a considerare la salute come un equilibrio dinamico da preservare.
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Lo Shiatsu
di Mario Vatrini
…Si può intendere lo Shiatsu in diversi modi.
Uno di questi è che sia un lavoro evolutivo per la persona che lo pratica.
Un altro modo è intendere lo shiatsu per intervenire sulle alterazioni degli altri, escludendo in pratica una mia evoluzione, una mia comprensione di quello che faccio: questo secondo modo è quello più diffuso, che fa più presa su un vasto pubblico…
…La professione di uno che fa shiatsu è di fare trattamenti, che migliorino le condizioni degli altri. Su questa base viene misurata la capacità e la bravura di chi lo fa e gli effetti che ottiene sono quelli che lo rendono conosciuto più o meno.
Quello che riguarda l’evoluzione del praticante di shiatsu non c’è, non è dichiarato, corrisponde più a una ricerca personale, fuori formazione scolastica, fuori nozione, fuori sequenza tecnica.
Oggi come oggi, viene considerato soprattutto il secondo aspetto.
A questo secondo aspetto se ne può aggiungere un terzo ed è: non mi occupo dell’evoluzione individuale, non mi occupo dei risultati, mi occupo di vaghezze, vale a dire di benessere. Un trattamento rilassante, un trattamento che ti fa sentire trattato, considerato.
Allora questo è una compensazione delle patologie della nostra società,ma è molto secolarizzato, è molto circoscritto nel tempo, magari fra vent’anni non se ne parla più.
La seconda corrisponde a un atteggiamento: fare del bene agli altri, trattare le alterazioni dell’energia.
Noi in Italia non possiamo dire che trattiamo quel problema,non
possiamo dire che trattiamo la gastrite, piuttosto che la lombalgia,
perchè faremmo un trattamento medico.
Abbiamo dovuto sviluppare un modo di descrivere quello che facciamo che riguarda l’energia. Di questo secondo aspetto si occupano le scuole.
Il problema, e di questo sono convinto, non è quindi di fare sempre
cose nuove, ma molto spesso capire diversamente quello che uno
già fa, e che vede male, capisce male, e che vede in modo distorto.
Pare (e dico pare..) che sia un processo che porti alla fine
all’illuminazione. Pare che l’illuminato si metta a ridere quando si accorga in cosa consiste…
Quindi non dovrebbe essere qualcosa di molto complicato. Si tratta di “pelare le cipolle”, togliere gli strati, che mi impediscono di capire come è la realtà e il mondo.
Allora le cose semplici sono particolarmente difficili, perchè la mente subentra
aggiungendo tante cose che non c’entrano.
Voglio spiegarmi meglio: io ho capito benissimo cosa è una linea diritta.
Provate a fare una linea diritta, ma diritta sul serio. Perchè uno prende la riga?
Quindi la comprensione del concetto c’è, il saperlo fare no.
La stessa cosa per le distorsioni che immettiamo nel trattamento…
David Hirsch
Ecco cosa non deve fare l’operatore shiatsu!
I riceventi spesso chiedono consigli legati ai diversi ambiti: dall’alimentazione alla modalità di pensiero, da eventuali esercizi posturali all’utilizzo di prodotti naturali.
Sia eticamente che professionalmente l’operatore shiatsu si occupa di benessere corporeo.
Dare consigli su argomenti che non gli competono è pericoloso. Anche se si hanno delle conoscenze su altre discipline, non è di sua competenza dare informazioni o consigli di altri territori, questo è scorretto professionalmente.
Ogni professionista deve avere la giusta consapevolezza e umiltà per dirottare i riceventi verso altre figure. Spesso ci si trova di fronte a situazioni difficili e non si sa con chi si ha a che fare.
Dare consigli psicologici o supporto di altro tipo, non è utile perché non possiamo mai sapere dove la persona va a collocare questo tipo di informazione. Attenersi alla propria formazione professionale e non invadere territori che non competono deve essere un atteggiamento prioritario.
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